Dopo aver visto Sora in azione con la generazione di un intero video musicale, abbiamo la conferma che anche Google, che non vuole rimanere fuori dalla festa delle AI Generative, sta iniziando il rilascio di Veo e Imagen 3: trattasi di due modelli per la generazione di video e immagini su Vertex AI.
Dal momento che OpenAI non ha ancora rilasciato al pubblico Sora, Google ha scelto di anticipare la compagnia proprietaria di ChatGPT rendendo già disponibile, in anteprima privata, Veo per i clienti Vertex AI.
Come funziona Google Veo?
Il funzionamento di Veo si rivela molto simile ad uno strumento text-to-image: è possibile, infatti, generare un video partendo da un prompt testuale. Si tratta di un modello ancora in fase di sviluppo, motivo per cui Google ha scelto di rendere disponibile questo strumento ad utenti che, sfruttando questa anteprima, possono contribuire a migliorare il modello in vista del rilascio definitivo.
Tuttavia, Google, all’interno dell’articolo scritto nel proprio blog, ha condiviso i primi risultati ottenuti con Veo che, malgrado alcune imperfezioni, lasciano intravedere il potenziale di un modello in grado di generare video sempre più vicini alla realtà.
L’azienda sottolinea che l’adozione dell’AI generativa sta già avendo un impatto significativo sul business: ben l’86% delle imprese che utilizzano queste tecnologie riportano un aumento medio dei ricavi pari al 6%. Per rispondere a questa crescente domanda, Google ha sviluppato soluzioni all’avanguardia dedicate alla generazione di contenuti multimediali.
Le aziende, infatti, potranno adattare i modelli per generare contenuti in linea con la loro identità visiva, incorporando elementi come loghi e tratti distintivi dei propri prodotti o servizi.
Google tiene a sottolineare, inoltre, che, alla base dello sviluppo di Veo e Imagen 3 su Vertex AI, c’è la sicurezza. Sono stati inseriti, infatti, dei filtri che aiutano a prevenire la generazione di contenuti dannosi che vanno contro i principi di Google per l’utilizzo di un’AI responsabile. Ogni contenuto sarà marcato con una SynthID: una filigrana digitale invisibile che aiuta a prevenire la disinformazione.
Google precisa, inoltre, che nessun dato dei propri clienti verrà utilizzato per addestrare i modelli.
Data di rilascio al pubblico
Non si hanno ancora informazioni certe su quando Google estenderà il supporto di Veo e Imagen 3. Ciò che sappiamo per certo è che questi due modelli segneranno una svolta non indifferente per tutti i professionisti che lavorano nel settore della videografia e content creators.