Dopo aver avuto la possiblità di toccare con mano la beta di GNU Image Manipulation Program 3.0 (noto come GIMP 3.0), il software open-source di fotoritocco che ha fatto breccia nel cuore di molti utenti Linux (e anche in quello di chi cerca un’alternativa ad Adobe Photoshop per Windows e macOS) è finalmente disponibile in versione stabile, portando con sé novità che danno una rinfrescata partendo dall’interfaccia fino ad arrivare alle funzionalità…

GIMP 3.0 – Le novità della nuova versione del celebre software di fotoritocco open-source
La novità che salta subito all’occhio con l’aggiornamento di GIMP alla versione 3.0 è il nuovo design del logo, che strizza l’occhio a uno stile più minimal e contemporaneo. All’apertura verrà mostrata una finestra di dialogo (Disattivabile dalle impostazioni) che vi darà il benvenuto, offrendovi un accesso veloce alle funzionalità principali.
Parlando di novità pratiche, la nuova versione di GIMP porta con sé una nuovissima interfaccia nettamente più fluida e reattiva grazie alla libreria GTK3, la quale ha consentito agli sviluppatori di offrire un’ottima compatibilità con gli ambienti desktop e di risolvere numerosi bug che precedentemente non era possibile eliminare.

Questa nuova libreria adottata dagli sviluppatori porta con sé altri benefici molto interessanti:
- Miglior scalabilità dell’interfaccia utente sugli schermi HiDPI (Schermi con DPI elevati);
- Supporto notevolmente migliorato per l’input da tavoletta grafica;
- Il sistema di temi ora utilizza CSS, il che dovrebbe permettere agli utenti di sviluppare più facilmente temi personalizzati;
- GIMP 3.0 ora funziona nativamente su Wayland, per offrire una migliore compatibilità con più distribuzioni Linux (è ancora possibile eseguirlo su X11).
Una novità significativa in GIMP 3.0 riguarda i filtri non distruttivi, che in questa versione non vengono più fusi con i livelli. Questo significa che l’utente può apportare modifiche in qualsiasi momento, senza dover annullare operazioni precedenti. I filtri attivi restano accessibili e regolabili, garantendo maggiore flessibilità e controllo durante il processo di editing.
È possibile, ad esempio, attivare o disattivare un filtro per valutare rapidamente l’effetto applicato, oppure rimuovere solo quelli indesiderati senza alterare le altre modifiche. Rimane inoltre disponibile l’opzione “Unisci filtri”, per chi desidera consolidare le regolazioni in un unico livello. Questa maggiore flessibilità si estende anche ai filtri di terze parti, offrendo ancora più possibilità di personalizzazione.

Usabilità migliorata e spazio colori
GIMP 3.0 introduce anche miglioramenti significativi nella gestione del colore, offrendo una gamma più ampia di profili RGB, tra cui AdobeRGB. Questo aggiornamento pone le basi per il supporto futuro di modalità avanzate come CMYK e LAB, ampliando le possibilità per gli utenti che necessitano di una maggiore fedeltà cromatica.
Un’altra grande novità di GIMP 3.0 è la possibilità di selezionare più livelli, canali e tracciati contemporaneamente, senza dover ricorrere ai vecchi collegamenti manuali tra livelli. Ora è possibile usare scorciatoie standard per selezionare e gestire più elementi in modo rapido ed efficiente.
Anche la gestione dei blocchi dei livelli è stata migliorata: invece di trovarsi nella testata del pannello, ora è accessibile accanto all’icona della visibilità di ogni livello, tramite un comodo menu a comparsa. Questo permette di controllare meglio lo stato di blocco di ogni elemento, soprattutto quando si lavora con più livelli selezionati simultaneamente.
Per chi gestisce progetti complessi, arriva un’importante funzione: la possibilità di organizzare i livelli con i set di livelli e di cercarli per nome. Questo rende molto più semplice navigare in composizioni articolate senza perdere tempo a scorrere lunghi elenchi di livelli.
Un’altra aggiunta interessante riguarda la creazione di immagini e livelli: il nuovo riempimento “Grigio Medio (CIELAB)”, pensato per chi lavora con precisione sulla luminosità e sulla gamma tonale.